I Resistenti, con il Sud

Archive for 26 settembre 2007

Dichiarazione di Giuliana Petruzzo

Posted by Antonio su settembre 26, 2007

 

 Giuliana Petruzzo, diciannovenne a capo della lista dei Riformisti Coraggiosi di Rutelli che si oppone, per le primarie per il PD, all’on. Ciriaco De Mita, nel collegio di Mirabella (AV), ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Leggo dai giornali di oggi che la lista di Campania Democratica -nel mio collegio capeggiata dall’on. Ciriaco De Mita- è stata dichiarata inammissibile. Peccato! La mia battaglia di innovazione perderebbe, così, un interlocutore di … peso che avrei affrontato con le mie idee semplici, con il mio linguaggio giovanile, con la mia scarsa dimestichezza con certa politica. Le regole, tuttavia, se esistono vanno rispettate. Anche dall’on. Ciriaco De Mita. Anzi, prima di tutti da uno come lui che ha rivestito ruoli istituzionali e politici di grande rilievo.

Sarebbe un grande gesto ammettere la svista e non ricorrere chiedendo improbabili deroghe e o inammissibili correzioni. Non darebbe un buon esempio e, soprattutto, l’ ammissione postuma delle sue liste minerebbe, fin dal nascere, lo spirito stesso del nuovo partito ed i principi che sono stati indicati per la composizione dell’assemblea costituente.

Voglio sperare che egli desista da questo gesto poco elegante e vorrei dire a Veltroni che egli è ben rappresentato dalle liste dei Riformisti Coraggiosi, lanciate a suo sostegno, in Campania, con generosità, da Francesco Rutelli.

Chi vorrà votare Veltroni troverà le liste dei Riformisti Coraggiosi formate da moltissimi giovani, da donne e da uomini che, per la prima volta, si avvicinano alla politica con entusiasmo e senza rendite di posizione da difendere”

Paternopoli, 26 settembre 2007

Giuliana Petruzzo

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I Giovani “Coraggiosi”

Posted by Antonio su settembre 26, 2007

 

In questi giorni e’ esploso il fenomeno Grillo .Molti giovani vi hanno aderito. Condivido alcune denunce di Grillo ma vorrei affermarle non in un show televisivo o in uno spettacolo di piazza ma impegnandomi in politica in questa provincia insieme ai giovani “coraggiosi “ di Francesco Maselli .

 

 Quando Maselli era Presidente della Provincia chiesi un appuntamento e mi presentai con il mio curriculum offrendo la mia collaborazione professionale , senza raccomandazioni o presentazioni da parte del solito politico , ne’ di nessun altro . Non ci crederete ma ho lavorato per quattro anni in Provincia con Maselli. In una provincia come la nostra , questa e’ la vera rivoluzione.

 

Non siamo contro nessuno ,non ci interessa la contrapposizione, ma crediamo che un partito nuovo non possa nascere replicando il passato. Abbiamo il coraggio delle nostre idee e vogliamo essere presenti a questo appuntamento con la forza ,la freschezza e l’originalità della nostra intelligenza libera . Dico agli altri giovani: abbiate coraggio ed impegnatevi in politica.

Sono uno studente universitario di Economia .Quando sono stato contattato da altri colleghi per impegnarmi in prima persona con i coraggiosi di Rutelli alle elezioni primarie per il partito democratico, quasi non ci credevo . Possibile che in questa provincia posso candidarmi senza chiedere il premesso al leader di turno ? Non ho perso tempo ed ho subito accettato. Dico grazie al P.D. ed ai coraggiosi di Rutelli.

Confesso che ho ancora molte perplessità su questo Partito Democratico.

I privilegi e gli scandali che hanno avvolto la politica mi hanno sempre tenuto lontano da questo mondo . Ho provato sempre e soltanto rabbia , disprezzo ed un forte senso di repulsione verso la politica in generale .Poi mi sono chiesto : ma se continuo ad incazzarmi e a lamentarmi senza fare niente cosa concludo? Mi e’ stata offerta l’opportunita’ di impegnarmi con i coraggiosi di Maselli non per fare grandi cose ( non ne sarei capace ) , ma perche’ voglio gridare a tutti i giovani come me che se ci impegniamo tutti insieme forse c’e’ ancora qualche speranza per noi e per l’irpinia .

Due miei amici molto capaci , di cui per ovvie ragioni non faccio i nomi ma potrete verificare, sono stati per anni impegnatissimi nel sociale ed in politica .Non erano “omologati “ , non si riconoscevano nella linea politica prevalente . Per anni non sono stati mai valorizzati, sempre ignorati e messi da parte. Poi uno per motivi di lavoro e l’altro per ragioni di studio hanno lasciato il paese e sono emigrati. Ebbene oggi un di loro e’ Assessore ai Lavori Pubblici del comune di Carpi ( comune dell’Emilia di circa 200.000 abitanti) , mentre l’altro e’ addirittura Assessore all’Ambiente Turismo e spettacolo della Regione Marche .In questa provincia nessuno li ha mai considerati , fuori dai nostri confini hanno potuto liberare la loro intelligenza. Lascio a voi le considerazioni. Io voglio restare in questa provincia . Certo ci vuole coraggio , e io sono un “coraggioso “ .

Ogni volta che dico di essere candidato con i giovani coraggiosi di Maselli molti mi dicono: “ ma tu sei un ragazzo, quelli ti schiacciano , chi te lo ha fatto fare, ti metti contro quelli , non sei in grado ,etc.”

Ma e’ mai possibile che in questa provincia o sei un politicante di mestiere allevato nelle segreterie di partito oppure , anche se sei intelligente , capace e disponibile , comunque non sei minimamente credibile nemmeno come aspirante politico ? . Io ho avuto questa opportunita’ con i “coraggiosi “ e voglio competere alla pari con gli altri. Nel nuovo P.D. voglio misurare le mie idee e le mie proposte con quelle degli altri miei coetanei .

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Rassegna Stampa

Posted by Antonio su settembre 26, 2007

Dal quotidiano Il Corriere dell’Irpinia:

La proposta di Maselli a Margherita e Ds «Dimissioni dagli enti per chi è candidato»    

Due proposte per Margherita e Ds. Le lancia Franco Maselli alla presentazione ad Avellino dei candidati delle liste nazionali e regionali de “I riformisti coraggiosi”. La prima: formare i gruppi unici negli enti prima del 14 ottobre. La seconda: subito le dimissioni dagli enti di servizio presso cui operano da parte di chi è stato inserito nelle compagini per le primarie. «Con l’ingresso nelle liste dei presidenti degli enti di servizio si favorisce il clientelismo», denuncia Pasquale Volino, capolista dei coraggiosi al regionale nel collegio di Atripalda. «E poi Margherita e Ds la devono smettere di utilizzare le sedi di partito per le proprie riunioni – rincara Maselli – siamo nella fase di costituzione del nuovo soggetto politico e non si possono occupare a proprio comodo queste o quelle sedi. Allora o concedono l’utilizzo anche a noi oppure non si può andare avanti così».
«Noi Riformisti Coraggiosi – aggiunge Rita Caronia, numero due al nazionale nel collegio di Avellino, subito in scia all’ex presidente della Provincia – non stiamo facendo la guerra contro nessuno. Vogliamo solo avere la libertà di esternare un nuovo modo di far politica, lontano da quello utilizzato sino ad oggi dai partiti che anche in occasione della formazione delle liste si sono chiusi negli stanzini e hanno segnato i nomi da inserire. E non ci vengano a dire – continua Caronia – che quelle liste sono rappresentative della società civile perchè significa prenderci in giro. L’espressioni della società civile siamo noi e lo testimoniano le presenze che ci sono qui stasera». Tanti i giovani e i volti nuovi che attorniano Maselli e gli altri leader dei “Riformisti” sotto i gazebo del Bar Esposito, alle spalle del Corso Vittorio Emanuele. «Sono loro la voce del Partito democratico irpino», afferma l’ex presidente della Provincia, indicando i candidati.
«Non siamo contro nessuno, non ci interessa la contrapposizione – spiega una di loro, Claudia Donatiello – crediamo solo che un partito nuovo non possa nascere replicando il passato». «Quando mi hanno chiesto di candidarmi quasi non ci credevo – ricorda Stella Forgione – Possibile che in questa provincia posso candidarmi senza chiedere il permesso dei leader di turno?». «Ho ancora molte perplessità sul Partito Democratico – confessa Christian Ascolese – Ho provato sempre e soltanto rabbia, disprezzo e un forte senso di repulsione verso la politica in generale. Poi mi sono chiesto, se mi incazzo che concludo? E così ho accettato l’opportunità che mi è stata offerta con i coraggiosi di Maselli perchè voglio gridare a tutti i giovani che se ci impegniamo tutti insieme forse c’è ancora qualche speranza per noi e per l’Irpinia». «Non vedo l’ora di misurare nel nuovo Pd – chiosa Giuliana Petruzzo – le mie idee e le mie proposte con quelle degli altri miei coetanei».
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Dal quotidiano Buongiorno Irpinia:

Si presentano i Coraggiosi: L’appello di Maselli ai giovani

Democratici Coraggiosi per Veltroni e De Franciscis, sono i rutelliani d’Irpinia. L’area è coordinata dall’ex presidente della Provincia, Franco Maselli. Per le Primarie di ottobre, hanno presentato liste in tutti i collegi in cui è divisa la provincia. E questo pomeriggio, con inizio alle ore 17.30, si presenteranno alla stampa presso un noto locale di Avellino. Età media: 30 anni, anche un extracomunitario in lista e pochissimi dirigenti di partito, gli schieramenti che al nazionale sostangono il sindaco di Roma, Veltroni, e al regionale, il presidente della Provincia di Caserta, Sandro De Franciscis, si candidano a rappresentare il rinnovamento che va oltre gli apparati di partito. «In Irpinia, come in Italia – dichiara Maselli – forse c’era bisogno non tanto di un partito nuovo ma più semplicemente di ritrovare “la bella politica” della quale s’e’ perso il segno. Ma se il Pd dovesse servire anche soltanto a questo, già sarebbe una grande conquista democratica di libertà e di civiltà. “La politica deve individuare i problemi e dare soluzioni attraverso la gestione del potere “, quante volte abbiamo ascoltato questa definizione . Vecchia ed obsoleta. Ebbene io credo che il potere , sia esso conseguito con il consenso, o peggio usurpato, rappresenti comunque l’esercizio di una condizione di forza, di predominanza, di privilegio, di potere appunto. La politica non è privilegio ma servizio, la politica non è esercizio del potere, ma lo strumento attraverso il quale si organizza la convivenza di interessi diversi e legittimi. La res pubblica non può essere governata dalla politica mediante la gestione del potere ma applicando semplicemente i piu elementari principi di giustizia, equità e disinteresse ». Poi l’appello di Maselli è rivolto ai giovani. «In questa provincia- continua l’ex presidente della Provincia – c’è bisogno di un Pd che sia garanzia di trasparenza ed offra opportunità a tutti, soprattutto ai giovani. A tutti i giovani rivolgo l’invito ad impegnarsi in politica ma soprattutto ad arricchire la propria cultura aumentando il sapere e la conoscenza. Perfezionate la vostra conoscenza, coltivate il sapere, specializzatevi nel vostro lavoro, arricchite la formazione, preparatevi al meglio qualunque sia l’attività nella quale vorrete impegnarvi. Impegnatevi negli studi e soprattutto, quando potete leggete, leggete libri perchè più libri più liberi. La conoscenza ed il sapere vi renderanno più liberi e piu forti .Sono le armi più efficaci contro l’arroganza della prepotenza. Colui che manifesta ambizioni senza averne le qualità commette un delitto, ma ancora più criminale e’ il sistema che lo consente. Questo sistema si abbatte solo con la forza del sapere. I prepotenti e gli arroganti fioriscono soltanto sul terreno dell’ignoranza. Coltiviamo questo terreno con il seme del sapere, nasceranno piante forti e robuste. Questa metafora è ripresa, in altra forma, nel manifesto dei coraggiosi di Rutelli e costituisce uno dei punti forti della linea politica di Veltroni. Io ci credo. Anche in questa provincia il Pd che nascerà non dovrà gestire potere, ma programmare e governare il territorio con trasparenza offrendo opportunità. Il Pd che nascerà dovrà aprire le porte soprattutto ai giovani, coinvolgerli ed impegnarli. Ci sarà posto per tutti i giovani, per quelli che hanno le qualità e per quelli che non avendole vogliono acquisirle». Si presenta così, dunque, Franco Maselli, capolista al nazionale nel collegio di Avellino. Che presenta così l’area che sostiene Veltroni e De Franciscis. Questo, in qualche modo, il suo manifesto.

 Primarie, escluse le liste di De Mita

Lo ha stabilito l’Utar di Napoli: non rispettato il criterio di alternanza tra uomo e donna nella circoscrizione Campania 2
Pronto il ricorso al collegio di garanzia. De Simone: regolamento ingiusto. Sena: il nuovo partito deve occuparsi di contenuti

L’ufficio tecnico amministrativo regionale della Campania ha deliberato, a maggioranza, l’inammissibilità della Lista «Campania Democratica per Veltroni» per l’elezione dei componenti l’assemblea costituente nazionale del Pd nella circoscrizione Campania 2 (Avellino, Benevento, Caserta, Salerno). Alla base del provvedimento la mancata osservanza del criterio di alternanza dei candidati di sesso diverso per i capilista, così come previsto dall’articolo 7.1 del Regolamento per le primarie del 14 ottobre. In pratica, i capilista di «Campania Democratica per Veltroni» sono tredici uomini e nove donne nella circoscrizione Campania 2, (invece che undici uomini e undici donne) «per disguidi nei collegi della provincia di Caserta». L’Utar, sottolinea la nota, ”ha ritenuto di non accordare 48 ore di tempo ai presentatori della lista per integrare la documentazione innovando l’ordine dei capilista con l’inversione nell’ordine dei candidati uomo-donna alla testa di alcune liste di collegio così da realizzare l’osservanza del regolamento”. Lo stesso Utar ha deliberato, a maggioranza, l’inammissibilità della lista denominata «Con Veltroni. Ambiente, innovazione, lavoro» (promossa dal ministro per l’Innovazione, Luigi Nicolais) – seppur con una maggioranza all’interno dell’Utar diversa rispetto a quella della votazione relativa alle liste di “Campania Democratica” – perchè su diciassette collegi nella circoscrizione Campania 2 risultavano capilista dieci uomini e sette donne (invece che nove e otto). Sarà il collegio regionale dei garanti che dovrà decidere, entro 48 ore, sugli eventuali ricorsi. Per l’Irpinia, nei quattro collegi – per quanto rispettata l’alternanza di genere – sono fuori, considerati non ammessi alla tornata elettorale – Ciriaco De Mita, Enzo De Luca, Giuseppe Galasso, Alberta De Simone e Pina Gambacorta. Ma restano fuori, sempre per il momento, tutti e ventiquattro i candidati. Il ricorso al collegio dei garanti dovrebbe essere presentato già nella mattinata di oggi. Poi, in caso di accoglimento, sarà data ai collegi di Caserta – dovrà coordinare le operazioni l’onorevole Pietro Squeglia – la possibilità di rimediare. «Quella norma del regolamento – commenta Alberta De Simone, presidente della Provincia di Avellino – è perentoria e non ammette deroghe: è necessaria l’alternanza tra uomo e donna per i capilista. Dunque, non si doveva e non si poteva sbagliare. Noi non abbiamo sbagliato. Trovo, invece, ingiusto che per un errore commesso altrove, debbano esserci conseguenze in tutta la circoscrizione». In fiduciosa attesa Carmine Russo, segretario provinciale dei Ds che pure è al momento escluso dalla competizione. Lui è candidato numero quattro al nazionale nel collegio di Ariano Irpino. «E’ una forzatura inaccettabile – dice – immaginare di tenere fuori dalla competizione ventidue liste quando si poteva dare da subito la possibilità di rimediare». La lettura della vicenda per Mario Sena, capogruppo della Margherita in consiglio regionale, è politica. «Non è possibile – commenta Sena – utilizzare certi errori per forme di lotta politica impropria». A voler dire che la valutazione è stata tutt’altro che formale. Ma sostanziale perché va a catalizzare la voglia di rottura a tutti i costi, di porre ostacoli, di mettere tensione. «Il Pd – dice Sena – dovrebbe essere altro. Dovrebbe interessarsi di progetti, di idee e non certo di cavilli. Resto comunque fiducioso di quello che alla fine sarà l’esito di questa vicenda ». Insomma, a prevalere, secondo Sena, dovrebbe essere il buon senso, dando la possibilità a chi ha sbagliato di rimediare. La vicenda fa emergere anche l’artificiosità del regolamento: «Si tratta – conclude Sena – di una normativa insolita e inesistente a livello di ordinamento nazionale.Tutto questo non può compromettere le Primarie che hanno un senso solo se hanno un’anima».

Anzalone escluso: andrò a votare come un cittadino comune

Non c’è esattamente intento polemico, ma si capisce che l’assenza in lista gli pesa, eccome. Luigi Anzalone, consigliere regionale della Margherita, uno che si è speso tanto nelle ultime settimane sia per affermare la validità di fondo del Pd, ma anche per ribadire la necessità che a guidare il processo dovesse essere Ciriaco De Mita, non figura tra le liste irpine valide per le Primarie di ottobre. E come parteciperà Anzalone all’appuntamento elettorale? Il commento sembra neutro, ma fino ad un certo punto. «Parteciperò alla campagna elettorale come un cittadino qualunque – commenta – Il che vuol dire che il 14 ottobre mi recherò ai seggi per votare per le Primarie. Come si sa, sono stato escluso dalle liste dei candidati del Pd, pur potendo affermare di essere stato l’esponente politico che con maggiore determinazione e, se mi si consente, con validità di argomentazioni, ha sostenuto la necesssità di dare vita al Pd. Il dato curioso è che, per buona parte, trovo nelle liste del Pd i più feroci e scatenati nemici del Pd stesso. Basta tener conto agli insulti che ha costellato i loro interventi per circa un anno, allorché si è parlato di Pd. La storia di San Paolo, folgorato sulla via di Damasco, è una storia che qui, per motivi non religiosi, sta diventando sempre più infinita e tavolta, francamente, anche per motivazioni di natura opportunistica». Insomma, Anzalone vuol dire ma non dice. La sfumatura polemica c’è tutta. Ma sempre con garbo e correttezza. E se lui si è candidato più volte ad essere l’idelogo del Pd irpino, questa attitudine viene confermata dalla pubblicazione di prossima uscita per i tipi di Sellino Editore. Un volume interamente dedicato al Pd, a quella che è la sua idea di Pd. Per il resto il consigliere regionale della Margherita ribadisce la sua intenzione di esserci ancora: «Io sono uno disciplinato – dice – vengo dal Pci». E, dunque, l’esclusione c’è stata. Ma ciò non pregiudica la volontà di Anzalone di partecipare alla fase di costituzione del Pd in Irpinia ed in Campania.

Da Il Mattino di Napoli:

Delibere pilotate in Regione, dirigente nella bufera

Voglia di garantismo, ma anche imbarazzi nel palazzo del Consiglio regionale, di fronte alla notizia del giorno che tra quindici funzionari pubblici vede indagata per corruzione e turbativa d’asta Ornella Barile, avvocato, giovane e apprezzata dirigente del settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio. Sono in tanti, fra dipendenti e consiglieri, ad essere in sintonia con la presidente del Consiglio Sandra Lonardo, pronti a giurare sulla totale estraneità ai fatti contestati alla funzionaria e solidali «fino a prova contraria». Ma sono altrettanto molte le voci che sottolineano che quel settore nevralgico per la burocrazia regionale torna ancora una volta nell’occhio del ciclone: infatti la Barile soltanto qualche mese fa, il 3 gennaio, era stata chiamata dalla Lonardo a dirigere il settore, dopo che qualche mese prima era stato licenziato per giusta causa Lucio Multari, dirigente che accanto alla Ragioneria guidava anche il settore della Contabilità e del Personale. E il vento nuovo portato dalla Lonardo sembrava poter offrire garanzie certe, non solo attraverso i nomi dei nuovi dirigenti, ma anche per la rinnovata fisionomia degli uffici, che una volta smembrati avrebbero dovuto finire col far passare ogni cosa al vaglio dell’Ufficio di presidenza. Nativa di Atripalda, la Barile è funzionaria capace ben nota negli uffici regionali e riconducibile all’area demitiana: è sorella del presidente dell’Ept provinciale di Avellino Santino e cugina del più noto Sergio Barile, professore di Economia e gestione delle imprese alla Facoltà di Economia a Roma, chiamato da palazzo Santa Lucia a far parte del Cda di Soresa e ad esercitare le funzioni di coordinatore del Comitato tecnico della Società dell’Informazione. Per lei, come per gli altri funzionari di Comune e Asl indagati, la procura ipotizza le accuse di corruzione e turbativa d’asta riguardanti in particolare appalti per l’allestimento delle cabine elettorali, quelli per gli estintori, per le macchine fotocopiatrici e quant’altro la «Fire control» è in grado di offrire a prezzi concorrenziali nei rapporti di lavoro con la pubblica amministrazione. La difesa, attraverso i penalisti Ernesto Palmieri e Salvatore Maria Lepre, ha già precisato: «Abbiamo presentato una memoria difensiva nella quale chiediamo di formalizzare le contestazioni dell’accusa, in modo da ottenere subito un interrogatorio e respingere ogni addebito». cor.cas.

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